Torniamo ai giorni del rischio



Torniamo ai giorni del rischio,
quando tu salutavi a sera
senza essere certo mai
di rivedere l'amico al mattino.

E i passi della ronda nazista
dal selciato ti facevano eco
dentro il cervello, nel nero
silenzio della notte.

Torniamo a sperare
come primavera torna
ogni anno a fiorire.

E i bimbi nascano ancora,
profezia e segno
che Dio non si è pentito.

Torniamo a credere
pur se le voci dai pergami
persuadono a fatica
e altro vento spira
di più raffinata barbarie.

Torniamo all'amore,
pure se anche del familiare
il dubbio ti morde,
e solitudine pare invalicabile...

 

 

 

 


David Maria Turoldo. Ritorniamo ai giorni del rischio. CENS. Milano 1985, pp. 51-52

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