meditatio biblica


"Meditatio biblica" vuole essere uno spazio per condividere settimanalmente le proprie riflessioni su alcuni testi biblici, prendendo lo spunto dall'omelia domenicale di don Angelo Casati...



Per iscriversi o cancellarsi (anche solo temporalmente)
basta mandare una mail alla
redazione con scritto nell'oggetto:
"subscribe-parola" e viceversa "unsubscribe-parola"

Una volta iscritti, per partecipare, inviare messaggi all'indirizzo:
parola-sullasoglia@yahoogroups.com


Carissime/i,
tempo fa Alberto aveva offerto alla riflessione della Redazione quel passo di Geremia nel quale il profeta in prigione, acquista un campo.

Avevamo sentito la necessità di rifarci saldamente a quel testo perché siamo convinti che la situazione critica: politica, sociale, culturale (la prigione e la sconfitta) è il tempo in cui si devono raccogliere i tesori, le cose buone, comprare il campo, costruire per il futuro.

Per fare questo a fianco della protesta e dell’indignazione, vi presentiamo un’iniziativa che mira ad aiutarci a raccogliere i semi buoni.
Vi invitiamo, dalle prossime settimane, ad accogliere con questo spirito le omelie di don Angelo. Sappiamo bene che i suoi commenti alla scrittura ci consolano, ci fanno sentire meno soli perché aprono prospettive invece di chiuderle.

Ora vorremmo provare a comunicarci reciprocamente che cosa ci aprono, quali rimandi illuminano nella nostra esperienza; sono fessure attraverso le quali intravedere: raccontiamoci che cosa vediamo, ognuno dal suo punto di vista, arricchendoci anche di altre prospettive, magari prima non considerate, o apparentemente lontane.

Questo non è affatto estraneo alla lettura della Bibbia: ricordiamo le domande che ci poneva sempre il cardinal Martini al termini della sua esegesi dei testi biblici.
Ricordiamo anche che nella tradizione rabbinica c’è un aspetto dello studio biblico che è il midrash che si basa sulla ricerca del senso attraverso il confronto.
Midrash deriva dal verbo darash che vuol dire cercare.

Sapevano i rabbini che la verità non è data in una sintesi unica ma è da ricercare, anzi è nella ricerca stessa: “Una parola ha detto Dio, due ne ho udite” (Salmo 62,12).
Spiegare il testo biblico è ricercare e infilare i rimandi (anche contradditori) come le perle di una collana (charizah) dice il Talmud. La condizione per procedere è quella comunque di porre domande.

Midrash vuol dire cercare, non necessariamente trovare.

Comprare il campo può significare allora raccogliere le perle (forse non per niente la perla è nascosta nel campo).
Don Angelo stesso ci offirà oltre all’omelia anche le domande, ed è difficile dire ora se sarà più preziosa la spiegazione o la domanda.

A voi accogliere la sollecitazione.
Forse la nostra charizah (la nostra collana di possibili risposte ) potrà essere fatta anche di altre domande, di racconti, di esperienze, di altre parole (bibliche o forse anche di altre tradizioni).

Grazie che per quello che vorrete condividere con noi.



Per ragioni di discrezione la lista è "chiusa", nel senso che potranno leggere e scambiarsi i messaggi soltanto gli iscritti.

La Redazione.

torna alla home