1861-2011: 150° Anniversario dell'Unità d'Italia

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Comunità Sulla Soglia



Buon cammino, Italia

di Sergio Paronetto*


Cara Italia che festeggi il tuo 150° compleanno alle soglie della primavera, ho
ancora negli occhi “tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro/un libro
vero/così belli da gridare nelle piazze/ perché stanno uccidendo il pensiero”
(Vecchioni). Per me è il testo della nostra bella Costituzione che va difesa e
sviluppata come la carta del bene comune e dell’unità nazionale.

Per questo puoi lottare contro le povertà. Promuovere un lavoro dignitoso.
Tagliare le spese militari (come i 15 miliardi programmati per produrre i
cacciabombardieri F35). Smettere di vendere armi a paesi dove si violano i
diritti umani. Rispettare i diritti, a cominciare dai più deboli, dai bambini,
dai giovani, dalle donne, dagli anziani, dai migranti, dalle famiglie. Batterti
contro le mafie, la corruzione e ogni forma di violenza. Curare la terra,
difendere i beni comuni come l’acqua e sviluppare un’energia pulita.

Puoi ripudiare la guerra, quindi tornare dall’Afghanistan, costruire ponti di
pace in Medio Oriente e nel Mediterraneo che può diventare, secondo il sogno di
La Pira e di Tonino Bello, “un nuovo lago di Tiberiade”.

Non si può educare alla pace (alla “vita buona del Vangelo”) senza alimentare
questo sogno ad occhi aperti, sofferto e drammatico, ma proprio per questo
credibile, cosciente di tanti problemi ma anche della bellezza di movimenti
giovanili che hanno lottato e lottano al di qua e al di là del Mediterraneo con
la nonviolenza per la libertà e la dignità, per una nuova Galilea delle genti:
un evento nuovo emergente dalla terra di molti padri della Chiesa, di Charles De
Foucauld con i suoi fratelli e le sue sorelle, di tanti martiri della speranza
come i monaci di Thibirine, più forti di ogni odio, uccisi proprio 15 anni fa
(marzo 1996), testimoni di Cristo “nostra pace”.

Anch’io, come Mario Luzi, vorrei superare questa soglia alimentando “immagini
irrevocabili per intensità e bellezza”, operando una liberazione, “una specie di
rogo purificatorio/ del vaniloquio cui ci siamo abbandonati/ e del quale ci
siamo compiaciuti./ Il bulbo della speranza/ora occulto sotto il suolo/ingombro
di macerie/non muoia/in attesa di fiorire alla prima primavera”.

Buon cammino, Italia, la pace sia con te e con il nostro spirito operante.

 

Sergio Paronetto, vicepresidente di Pax Christi Italia

 

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